Critiche

Relazione critica sulle opere dell'artista Filippo Valenti

Percorso tecnico- filosofico dell’artista fino ad oggi

La produzione del pittore sposa il tema del paesaggio e la passione per la propria terra. Le vedute di Regalbuto, del lago, del convento, del paese in toto confermano la primigenia ispirazione naturalistica e la forte concezione mimetica ed empatica della realtà, da rappresentare per trattenere quell’impatto visivo, in cui palesare nelle pennellate stati emotivi. La tipologia tematica spazia dalla natura morta al paesaggio, nel percorso personale si annoverano anche ritratti. Le opere selezionate, dalla collezione personale dell’artista, seguono un costrutto visivo e tecnico definito. L’artista ricrea il proprio vissuto fedelmente alle valenze cromatiche ennesi dai toni forti e caldi, atmosfere afose tipicamente siciliane dove il grano copioso e piegato crea linee direzionali compositive ben equilibrate. Tra esse si notano chiari riferimenti post-impressionisti in “Fiori fondo blu” e “Bar blu” che sono chiari omaggi a Van Gogh e straordinari casi di spatolate materiche in “Vaso di fiori”, chiare sperimentazioni che attestano la crescita stilistica e iconografica. » Leggi tutto

Relazione critica sulle opere dell'artista Rossana Caltabiano

Percorso tecnico – filosofico dell’artista fino ad oggi

L’artista inizia il percorso produttivo in ambito accademico, includendo nella medesima formazione la cultura per la valorizzazione del territorio e dei beni culturali e la preparazione tecnico pittorica, seguendo le lezioni di pittura del professore Enzo Federici dell’Accademia di Belle Arti di Catania.
La tendenza dell’artista è alternare la passione pittorica a quella fotografica.
Il tema scelto nei quadri apparentemente semplice, ovvero la natura morta, cela una vera ricerca storico artistica in quanto associata, in sede di tesi di laurea, allo studio del Cristo Velato di Napoli e di un ipotetico processo alchemico di pietrificazione del velo. » Leggi tutto

Relazione critica sulle opere dell'artista Giuseppe Missorici

Percorso tecnico – filosofico dell’artista fino ad oggi

La produzione del pittore segue percorsi brevi di sperimentazione di chiara esigenza linguistico – espressiva, da una prima fase figurativa di volti e figure femminili, si profila il desiderio di una pittura astratta.

I primi tentativi seguono i passi della pittura gestuale e materica, una sintonia inconsapevole del pittore autodidatta con la pittura del primo Novecento italiano.

In seguito alle prime mostre e consigli di esperti, l’artista ricerca un proprio stile, un proprio segno, incentivando i propri studi con approfondimenti di storia dell’arte.

È un percorso intriso di gesto e colore che nel tempo trova una sua sintesi e un suo concetto, un accordo tra cromie e campiture piatte, un equilibrio di composizione e simbolo. Alcuni quadri esprimono la tensione e il dinamismo, altri l’equilibrio. Si tratta di uno studio-ricerca degli strumenti della pittura sapendo quanto valore essi assumano su una superficie come la tela. » Leggi tutto

Relazione critica sulle opere dell'artista Marina Pappalardo

Percorso tecnico – filosofico dell’artista fino ad oggi

La produzione iniziale è caratterizzata da varie sperimentazioni, da quelle impressioniste alle icone religiose, fino a legare la fotografia e la passione per il nudo.
Tra queste si denota un profondo valore morale.

Finiti gli studi ha iniziato a slegarsi dal metodo accademico, dedicandosi pienamente alla produzione di ritratti e dipinti dal vero, facendo diversi dipinti su commissione: ritratti, icone e paesaggi.
Nelle opere personali si nota un senso del fantastico, onirico, a metà tra il fantasy e il simbolismo.

Disegni e ritratti a carboncino

Sin dai primi studi si evince, nella scelta di soggetti umani, la passione per il ritratto e la figura. Il segno e il colore sono valorizzati alla stessa stregua, senza che uno prevalga l’altro.

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